Diverse ricerche (vedi Harwood e Knight, 2015) hanno scoperto che il sostegno e l'incoraggiamento dei genitori sono positivamente associati alla competenza, al divertimento, alla motivazione nonchè all'autonomia dei propri ragazzi/e. Tuttavia, i genitori hanno anche un impatto potenzialmente negativo producendo ansia da prestazione, attraverso la critica verbale, comportamenti conflittuali e manifestazioni di rabbia durante le competizioni.
Per questo motivo ho deciso di approfondire le 7 diverse tipologie di genitore nello sport individuate da Van Mullem e Cole (2015), presentando le caratteristiche distintive e le loro modalità comunicative.
Nel precedente articolo ho affrontato il genitore focalizzato sul risultato, mentre oggi cercherò di chiarire quello guidato dalle emozioni e il cosiddetto "veterano esperto".
IL GENITORE GUIDATO DALLE EMOZIONI
si lascia prendere facilmente dall'eccitazione e dall'emozione che circonda l'esperienza sportiva del figlio/a, rischiando di sviluppare un attaccamento emotivo all'attività, sincronizzandosi con le emozioni del figlio (Hyman, 2009).
Ad es., se il bambino prova euforia, il genitore proverà euforia; al contrario, se il bambino ha un rendimento scarso, il genitore può diventare depresso (Kriegel, 2007). Questi cambiamenti di umore possono essere momentanei o possono durare l'intera stagione e spesso hanno un impatto negativo sul bambino e forse sull'intera squadra o gruppo.
Un metodo per riconoscere un genitore guidato dalle emozioni e è osservare come reagisce dopo una partita:
Sorride dopo una vittoria ed è imbronciato dopo una sconfitta?
Sembra più coinvolto quando il bambino è felice?
Per comunicare efficacemente con questo genitore, valuta la possibilità di lavorare direttamente con l’atleta, insegandogli come affrontare la sconfitta e la vittoria in modo positivo (Martens, 2012), diventando un esempio di comportamento per il genitore stesso.
IL GENITORE VETERANO ESPERTO
È un genitore che ha avuto precedenti esperienze nel mondo dello sport, e le utilizza per comunicare, capire e reagire alla partecipazione dei propri figli.
Per identificare un genitore esperto, nota se il genitore:
sembra vivere attraverso l'esperienza e il successo del bambino;
spera che il loro bambino/a raggiunga il proprio livello di successo come atleta (Martens, 2001; Smoll et al., 2011);
dimostra di avere conoscenza del gioco e offre spunti che potrebbero essere utili.
Per comunicare efficacemente con questa tipologia di genitore ascolta ed evita di metterti sulla difensiva riguardo ai suoi suggerimenti e commenti (Smoll et al., 2011), forma una relazione con lui e stabilisci una mutua fiducia basata sullo sviluppo della squadra o del gruppo, e non solo sul risultato del figlio (Ronglan & Havang, 2011). Inoltre, avendo gareggiato ad un alto livello, potrà comprendere meglio e fornire maggiori informazioni sull’esperienza che il proprio figlio sta attraversando (Dorfman, 2003).
Per concludere, un altro approccio, valido per entrambe le tipologie di genitori, è quello di creare delle formazioni e degli incontri all'inizio della stagione, informando i genitori delle difficoltà che il figlio potrebbe incontrare, sottolineando che lo sport offre una meravigliosa opportunità di apprendimento e che dovrebbero cercare i modi per aiutare il loro bambino a imparare dall’esperienza (Brown, 2003).
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BIBLIOGRAFIA
Brown, B. (2003). Teaching character through sport: Developing a positive coaching legacy. Monterey, CA: Coaches Choice.
Dorfman, H. A. (2003). Coaching the mental game. Lanham, MD: First Taylor Trade.
Hyman, M. (2009). Until it hurts: America’s obsession with youth sports and how it harms our kids. Boston, MA: Beacon.
Harwood, C. G. and Knight, C. J. (2015). Parenting in youth sport: A position paper on parenting expertise. Psychology of Sport & Exercise, 16, 24–35.
Kriegel, M. (2007). Pistol: The life of Pete Maravich. New York, NY: Free.
Martens, R. (2001). Directing youth sport programs. Champaign, IL: Human Kinetics.
Martens, R. (2012). Successful coaching (4th ed.). Champaign, IL: Human Kinetics.
Ronglan, L. T., & Havang, O. (2011). Nikalas Luhmann: Coaching as communication. In R. L. Jones, P. Potrac, C. Cushion, & L. T. Ronglan (Eds.), The sociology of sport coaching (pp. 79–93). New York, NY: Routledge.
Smoll, F. L., Cumming, S. P., & Smith, R. E. (2011). Enhancing coach–parent relationships in youth sports: Increasing harmony and minimizing hassle. International Journal of Sport Science & Coaching, 6, 13–26.
Van Mullem, P. and Cole, M. (2015) Effective Strategies for Communicating with Parents in Sport, Strategies, 28:1, 13-17.
#PhD in Neuroscienze, Imaging e Scienze Cliniche
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