Come decidono gli allenatori durante le partite?
Cosa ci dice la ricerca
Le dinamiche cerebrali e l'anticipazione visiva
PROGETTO ANTICIPAZIONE
La comprensione dei processi cognitivi e corticali sottostanti la capacità decisionale è essenziale per una buona prestazione sportiva.
A tal proposito, Schmidt e Lee (2005) identificano 3 stadi dell’elaborazione dell’informazione nell’azione motoria: l'identificazione dello stimolo, la selezione della risposta e la programmazione della risposta. Questa visione sottolinea un primo momento di identificazione delle informazioni in entrata (esterne o interne). Riconosciuta tale informazione, occorre selezionare una risposta motoria adeguata tra le molte a disposizione. Infine, l’informazione selezionata viene poi passata allo stadio della programmazione della risposta, che si preoccupa di coordinare i segmenti motori in modo da produrre il movimento selezionato.
E' in questo contesto che l’anticipazione visiva e motoria riveste un ruolo fondamentale, soprattutto negli sport di racchetta (come il tennis) o di squadra (come il calcio), dove il processo d'identificazione degli stimoli e di selezione della risposta dell'avversario svolgono un ruolo determinate nel risultato di una prestazione.
Lo scopo del presente progetto è quello di analizzare i processi cognitivi ed i sottostanti correlati neurali dell'anticipazione visiva in giocatori di tennis, per comprendere:
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la relazione tra anticipazione, occlusioni visive, accuratezza e tempi di risposta in relazione al livello di expertise del giocatore (Jackson e Morgan, 2007; Cañal-Bruland e Williams, 2010);
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gli effetti della modalità di presentazione dello stimolo, in 2D o 3D, sulla anticipazione e sulle dinamiche cerebrali (Lee et al., 2013; Liu et al., 2017);
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l’attività corticale sottostante i processi di anticipazione visiva in funzione del livello di expertise del soggetto (Smith, 2016; Shangguan e Che, 2018).
Questa ricerca è ancora in corso di analisi, ma fin da subito è risultato evidente l'importanza che l'anticipazione ha nel processo decisionale. Tale abilità necessità di allenamento sport specifico, basato su evidenze scientifiche, che l'atleta o l'allenatore devono poter strutturare facendosi affiancare da uno Psicologo dello Sport preparato e competente in materia.
La ricerca futura dovrebbe quindi concentrarsi nello sviluppare paradigmi ecologici in situazioni reali, utilizzando eventualmente anche il supporto di tecnologie come la realtà virtuale, per migliorare la fedeltà dell’immagine, o l’eye tracker, cioè periferiche di tracciamento oculare, per esaminare la strategia di ricerca visiva ottimale nello sport.