(articolo tradotto dal sito di Zindel Segal)
In qualunque contesto, che sia sportivo, familiare o lavorativo, quando si tratta di esperienze negative, abbiamo modi abituali di rispondere a ciò che ci fa scattare. I nostri modelli di pensiero negativo si basano spesso su vecchie routine cognitive automatiche, usate di solito in modo inefficace, con l'obiettivo di sfuggire / evitare i sentimenti dolorosi o situazioni di vita problematiche. Tuttavia possiamo imparare ad uscire da questi circoli viziosi e a stare fuori dai pensieri negativi.
Queste reazioni persistono perché rimaniamo in una modalità cognitiva caratterizzata da 7 vecchie abitudini del pensiero:
1- Viviamo sul "pilota automatico" (piuttosto che con consapevolezza e scelte ragionate);
2- Sperimentiamo troppo attraverso il pensiero (anziché percepire l'evento tramite i sensi);
3- Ci soffermiamo sul passato o sul futuro (piuttosto che concentrarci pienamente nel momento presente);
4- Cerchiamo di evitare, fuggire o di sbarazzarci di spiacevole esperienze (invece di affrontarle con interesse e sfida);
5- Abbiamo bisogno di altre cose per essere diversi da come siamo (piuttosto che accettarci di come siamo già);
6- Vediamo i pensieri come veri e reali (piuttosto che come eventi mentali che possono o non possono corrispondere alla realtà);
7- Trattiamo noi stessi duramente e con cattiveria (piuttosto che con gentilezza e comprensione).
La buona notizia è che possiamo imparare a uscire da questi schemi mentali, ma il primo passo per farlo è esserne consapevoli e lasciarsi andare, ovvero riducendo il nostro coinvolgimento in queste routine, magari grazie all'aiuto di un esperto.
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