Ricordati di comunicare
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Ricordati di comunicare


Tutti i giorni comunichi, con chiunque, consapevolmente e non, per raggiungere obiettivi, descrivere eventi, suscitare o dimostrare emozioni, stabilire relazioni.

La comunicazione, verbale e non, è forse uno degli strumenti più studiati e utilizzati nell'ambito psicologico per aiutare le persone a ritrovare le proprie risorse.

Famosissimi sono i 5 assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick e del suo gruppo di ricerca dell’ Mental Research Institute (che prometto di approfondire in un prossimo articolo). In questi giorni, però, ha catturato notevolmente la mia attenzione questo Manifesto della comunicazione non ostile, della pagina Parole O_Stili, che non posso far a meno di condividere e commentare.

In un era in cui si sente spesso parlare di "leoni da tastiera" e la comunicazione viene "limitata" dal numero massimo di parole da utilizzare piuttosto che da emoticons e abbreviazioni varie, questo manifesto ci riporta alla vera essenza della comunicazione, dal latino communico = mettere in comune, far partecipe.

Ogni singolo punto, infatti, è focalizzato sulla persona, sulla relazione, sulle conseguenze e responsabilità che la comunicazione ha o dovrebbe avere, e che noi dovremmo sempre ricordarci.


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